Fra fantascienza e cruda realtà
I film della domenica sera posticipano un po' il loro inizio rispetto al consueto, ma ripagano ampiamente l'attesa dello spettatore che saprà pazientare. Una programmazione interessante quanto eterogenea che si apre con il secondo capitolo della trilogia di Matrix, Matrix Reloaded (Italia 1, 23.25). Per chi si sentisse intimorito dalla fantascienza distopica dei fratelli Wachowski conviene soffermarsi sulla acuta visione del sistema hollywoodiano tratteggiata da Robert Altman, regista unico nella capacità di far convergere svariati generi, dal noir alla commedia, nella satira a tinte fosche de I protagonisti (Rete 4, 23.55). Nella notte si potrà nuovamente spaziare dalla commedia brillante di ED tv (Rete 4, 2.30), in cui assistiamo a un rovesciamento in chiave leggera di The Truman Show - con un protagonista che consapevolmente decide di convivere con le telecamere per tutto il giorno – al dramma della Serbia descritto in toni apocalittici e grotteschi de La polveriera (Italia 1, 3.00).
Il lunedì concede di nuovo spazio ai film nella fascia di prima serata ma mantiene costante la molteplicità di generi della giornata precedente. Tratto da un'atipica parabola quasi "cristologica" scritta da Stephen King, Il miglio verde (Rete 4, 21.10) rappresenta il dramma di un possente condannato a morte di colore dotato di poteri sovrannaturali e di un secondino convinto della sua innocenza durante la Grande Depressione americana. Con toni decisamente più lievi Quel mostro di suocera (Canale 5, 21.10) vede in conflitto (letterale) l'aspirante moglie Jennifer Lopez contro Jane Fonda, madre del promesso sposo possessiva fino alla crudeltà. Sempre nel contesto dei drammi domestici ma lontano dalla patina del mainstream hollywoodiano, Todd Solondz ci apre invece senza alcun filtro ai drammi e alle pulsioni più perverse nascoste dietro il perbenismo della "normale" America di provincia con Happiness (Sky Mania, 21.00).

Estremo Oriente o Occidente estremo
L'estremo oriente visto in differenti epoche attraverso la nostra prospettiva occidentale è il filo rosso che collega le due pellicole principali di martedì sera. In La stella che non c'è (Sky1, 22.50) Sergio Castellitto esplora la Cina odierna e le contraddizioni di una sfrenata modernizzazione. The quiet american (Rete 4, 23.20) è invece una storia di spionaggio politico, tratta dalla penna di Graham Greene e interpretata da Michael Caine e Brendan Fraser, che ci porta indietro fino agli anni Cinquanta durante la guerra per l'indipendenza del Vietnam contro l'imperialismo francese.
Mercoledì spazio all'animazione digitale con Shark Tale (Italia 1, 21.10), risposta da parte della Dreamworks al successo delle avventure acquatiche del pesciolino Nemo targate Pixar. A seguire gli appassionati di horror e science fiction (oppure le estimatrici particolarmente devote a Raoul Bova) potranno assistere allo scontro fra due icone del cinema d'azione fantascientifico in Alien Vs. Predator (Italia 1, 23.00). Per il giorno successivo è prevista una programmazione meno movimentata ma anche molto più rilevante. Giovedì sera troviamo infatti in prima serata il mockumentary che solo pochi mesi fa ha suscitato molte polemiche per il modo estremamente realistico con cui mette in scena l'assassinio dell'attuale Presidente degli USA, George W. Bush (Death of a President; La7, 21.30). Sempre nel panorama indie americano più recente, ma stavolta con un aspetto più intimista e umoristico, Il calamaro e la balena (Sky Mania, 22.35) propone il ritratto di un'eccentrica famiglia newyorkese in cui gli unici elementi che legano i suoi membri paiono essere forti ambizioni letterarie e una propensione per le crisi di coscienza. Dalla meno conosciuta cinematografia australiana proviene invece un ottimo thriller psicologico in cui le indagini sulla scomparsa di una donna sono il pretesto per scandagliare gli animi di tutti coloro vi ruotano attorno: Lantana (Rete 4, 23.20).

Le varie forme dell'ironia
Il venerdì propone due grandi classici del cinema americano e un piccolo cult letterario più recente. In quella che fu la sua opera seconda, Michael Cimino con Il cacciatore (Rete 4, 23.20) realizzò uno straordinario racconto della guerra del Vietnam e delle sue estreme conseguenze sia fisiche che psicologiche su di un gruppo di amici soldati che vi presero parte. Altro grande cineasta alla seconda prova di una poco prolifica filmografia, Terrence Malick utilizzò un giovane Richard Gere contro un grande Sam Shepard per raccontare la corsa all'oro e la scalata sociale nel Texas del primo Novecento in I giorni del cielo (Raisat Cinema, 23.30). Tratto invece da un racconto autobiografico di Jonathan Safran Foer, Ogni cosa è illuminata (Sky3, 18.45) è il racconto mai banale di un giovane scrittore americano ossessionato dall'importanza della memoria che parte per l'Ucraina alla ricerca dell'uomo che salvò suo nonno durante il secondo conflitto mondiale. Il fine settimana la programmazione migliore riapre in notturna. Il meglio del sabato comincia infatti con Secretary (RaiUno, 1.05), storia dai toni fortemente umoristici di un insano rapporto fra un capoufficio dalle tendenze sadiche e una segretaria masochista. Sempre molto scanzonato il tono con cui Guy Ritchie narra le imprese incrociate di un gruppo di assurdi truffatori – fra cui spicca un impagabile Brad Pitt - in Snatch – Lo strappo (Canale 5, 2.55). Di tutto altro genere è l'ironia di Godard in Il disprezzo (La7, 1.55), teso a raccontare l'ipocrisia e l'alienazione all'interno di una troupe cinematografica che lavora su una versione filmica dell'Odissea diretta da Fritz Lang. A chiudere la nottata un altro autore dallo sguardo profondamente laconico (Otar Iosseliani) che ci racconta le personalità tragiche e differenti di una ricca famiglia che vive nella periferia parigina in Addio terraferma (RaiTre, 4.40).