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Severance, paura e delirio in Ungheria

Un horror comico dall'accoppiata Smith-Newmark artefice di Creep - Il chirurgo.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Il film

giovedì 20 settembre 2007 - Approfondimenti

Il film
Sette dipendenti di una potente industria delle armi vengono mandati in Ungheria per un weekend premio che possa favorire lo spirito di gruppo. Abbandonati dall'autista in mezzo al bosco, decidono di proseguire a piedi e, raggiunta la casa che li ospiterà, scoprono che si tratta di una topaia e non di una baita extra lusso come si aspettavano. Oltretutto qualcosa di oscuro si aggira nel bosco. Qualcuno li sta osservando in attesa di ucciderli uno a uno. Dopo aver dato vita a Creep - Il chirurgo, il regista Christopher Smith e il produttore Jason Newmark tornano a fare coppia in un horror che vi farà "sbudellare" dalle risate.

Paura e delirio
Sin dalla prima scena di Severance si capisce quale sia l'obiettivo del film: mettere paura, far ridere, suscitare delle riflessioni. E mentre la prima morte in flashback - messa in scena poco prima dei titoli di testa - si consuma sulle note spensierate di "Itchychoo Park" degli Small Faces, lo spettatore si ritrova con la strana sensazione di conforto dinanzi a un omicidio violento e sanguinoso. Come se la morte trucida, tinta di toni scanzonati, fosse accettabile. "Il mio obiettivo era dimostrare che si può essere allegri e gioiosi anche in un ambito non lineare e incutendo al tempo stesso paura e orrore" spiega Smith. "Ma va detto che non si tratta di una commedia horror nello stile di Scary Movie o L'alba dei morti dementi".

La denuncia alle lobby delle armi
Come gran parte degli horror anche Severance contiene un messaggio di denuncia. "Ho aggiunto un elemento fondamentale che corrispondeva alle mie paure più profonde: l'idea che l'industria delle armi abbia il potere senza però essere responsabile" rivela Smith. "Si tratta di un tema che a mio avviso era necessario per aggiungere spessore al film, per rendere la storia ancora più buia e cupa e per mostrare che la posta in gioco non era solo la perdita del posto di lavoro. Ho anche pensato che il titolo fosse l'ideale, perché ricordava Deliverance (titolo originale di Un tranquillo week-end di paura, NdR) ma con una sfumatura diversa, più tagliente e anche divertente".

Le uccisioni
I sette protagonisti di Severance vengono uccisi uno a uno, come nella migliore tradizione horror. "Ormai abbiamo visto di tutto e di più" spiega Smith, "quindi, se riesci a sorprendere il pubblico con una trovata geniale, ti amerà per questo. Così ho affrontato ogni singola scena pensando a come poter uccidere il personaggio di turno in una maniera spettacolare che fosse però in linea con la sua personalità. Ogni personaggio è stato sviluppato in maniera tale che nel momento in cui muore, può godere di un ultimo momento di scioccante gloria".

Il cast
Non è stato semplice mettere insieme il cast. "Avevamo bisogno di attori dotati di un talento particolare, in grado di portare al film quegli elementi comici che devono essere sempre presenti in un film dell'orrore. Questo genere ha bisogno di grandissimi attori che devono essere in grado di attirare le simpatie del pubblico per poi spaventarli a morte" dichiara Newmark. Così la parte di Steve, il fattone del gruppo, è andata a Danny Dyer, la coraggiosa e irriducibile Maggie è interpretata da Laura Harris, il rigido capo ufficio Richard da Tim McInnerny, il bello della banda Harris da Toby Stephens, l'alternativa Jill da Claudie Blakley, l'inetto Gordon da Andy Nyman e il sottomesso Billy dall'esordiente Babou Ceesay.

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