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SuxBad: giovani, bruttini e sfigati

È in arrivo una nuova esilarante commedia prodotta dal regista di 40 anni vergine.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Il film

mercoledì 12 settembre 2007 - Incontri

Il film
Dopo Animal House, Porky's - Questi pazzi pazzi porcelloni, La rivincita dei Nerds e il più recente American Pie è in arrivo una nuova esilarante commedia adolescenziale. SuxBad (Supercattivi, Ndt) ricalca le orme dei suoi predecessori, ripetendo una formula che ha fatto la fortuna del cinema giovanilistico: il sogno della prima volta di un trio di studenti un po' sfigati - in questo caso liceali all'ultimo anno di scuola - che troveranno il modo di fare breccia nel cuore delle loro amate. L'occasione è una delle feste di fine liceo, alla quale i nostri "eroi" Seth, Evan e Fogell faranno di tutto per partecipare, scegliendo come stratagemma la promessa di portare gli alcolici con la speranza di riuscire a far ubriacare le donzelle per poi divenire l'"errore" di una serata ebbra. Ma nello svolgersi della trama i tre verranno coinvolti in una serie di avventure rocambolesche - ed estremamente divertenti - che li uniranno ancora di più. Abbiamo incontrato i tre protagonisti di SuxBad in occasione di una chiassossisima conferenza stampa aperta a un pubblico di giovanissimi.

Com'è stata la vostra personale esperienza al liceo?
Jonah Hill: Ero meno arrabbiato di Seth al liceo, ma mi sono identificato in molte delle caratteristiche dei personaggi del film, come ad esempio la frustrazione e il sentirsi inadatti, poco apprezzati.

Avete mai vissuto qualcuno degli eventi che capitano ai personaggi che interpretate?
Christopher Mintz-Plasse: Be', in America non si possono acquistare alcolici se non si hanno almeno ventuno anni, per cui abbiamo spesso speso le nostre energie nel tentativo di procurarceli in qualche maniera e sballarci.

Avete avuto modo di partecipare alla sceneggiatura?
Michael Cera: Avevamo la possibilità di contribuire, specie ai dialoghi che dovevano avere un linguaggio giovane realistico. Ma la sceneggiatura era molto ben scritta per cui non ce n'è stato bisogno.
Christopher Mintz-Plasse: È anche vero però che nel film c'è tantissima improvvisazione.

Com'è stato lavorare con Judd Apatow come produttore?
Jonah Hill: Sia io che Michael ci avevamo lavorato prima. Con lui ho fatto 40 anni vergine e Molto incinta (di prossima uscita, NdR). Mi piace lavorare con lui e anche come regista è decisamente brillante.

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