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5x1: L'istrionico Will Ferrell

Stilista pazzo, giornalista idiota o pattinatore sessodipendente come in Blades of Glory: Ferrell non sbaglia un colpo.
di Stefano Cocci

Tutto Ferrell: da Bush a Blades of Glory
Will Ferrell (John William Ferrell ) (56 anni) 16 luglio 1967, Irvine (California - USA) - Cancro.

lunedì 23 luglio 2007 - Celebrities

Tutto Ferrell: da Bush a Blades of Glory
Will Ferrell è un "figlio" amatissimo del Saturday Night Live, che allunga la lista chilometrica di personaggi "enormi" che la trasmissione americana ha regalato al cinema e alla gloria. Divenne celebre nel 2000, quando inventò una "contro" campagna elettorale di Bush junior a uso e consumo del suo pubblico. È sicuramente stata la grande palestra televisiva a regalare a Ferrell la straordinaria capacità di trasfigurarsi in qualsiasi cosa voglia il copione. La sua carriera è, infatti, una lunga lista di trasformismi: dallo stilista pazzo di Zoolander, fino al giornalista televisivo egocentrico di Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy, Will Ferrell è un autentico istrione. Da ultimo ha indossato i panni di un cattivissimo, scorretto e rissoso pattinatore, Chazz Michael Michaels, sessodipendente dichiarato in Blades of Glory, successo clamoroso negli States, in cui recita accanto a Jon Heder, ammirato in Napoleon Dynamite. Forse però il prodigio più grande di Will Ferrell è il clamoroso successo in ruoli "seri" come in Vero come la finzione oppure diretto da Woody Allen in Melinda e Melinda.
Uno per uno presentiamo i suoi 5 migliori personaggi.

Zoolander
I lettori di questa rubrica conoscono certamente la simpatia accordata a questa piccola e geniale pellicola di Ben Stiller. Si tratta di un autentico gioiello che vale la pena riscoprire, un film capace di molti colpi di genio in angoli oscuri della sceneggiatura e una sorpresa in ogni personaggio, anche il più piccolo. Una delle colonne portanti del film è certamente lo stilista pazzo interpretato da Ferrell, Mugatu, il quale, proprio a partire da Zoolander, svilupperà la particolare dote di arricchire con preziosi cameo dei film che altrimenti potrebbero andare tranquillamente perduti. Zoolander è uno di questi: il suo Mugatu è qualcosa da consegnare ai posteri e da mettere al fianco dei grandi della comicità americana.

Due single a nozze
Nemmeno accreditato nei titoli di testa, al fianco di Owen Wilson e Vince Vaughn, Ferrell regala un altro imperdibile, piccolo ma straordinario personaggio: è Chazz Reinhold, l'inventore delle regole per imbucarsi ai matrimoni che, dopo aver raggiunto la vetta in questa rara arte, decide di aprire il campo a un'altra nobile attività: imbucarsi e rimorchiare ai funerali. È un personaggio volutamente fuori dalle righe e fuori dai canoni, una maschera carnevalesca capace di salvare da sola, nei pochi minuti sullo schermo, la seconda parte del film. Il successo fu tale che la pellicola rivitalizzò negli USA la categoria delle commedie vietate ai minori, poggiando su un linguaggio molto sboccato.

Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy
È perennemente in bilico tra leggenda e realtà, magia e forza di gravità questo film di Adam McKay sulle vicende di un presentatore di telegiornale della tv locale di San Diego ambientato negli anni Settanta. L'arrivo in redazione di una rampante collega sbaraglierà tutti gli equilibri e cambierà la televisione per sempre. Will Ferrell è il personaggio del titolo, un presentatore televisivo che più che un giornalista è un vero idiota: trascorre il suo tempo tra festini e la cura del suo cane, perennemente a caccia di donne, maschilista e senza alcuna idea che non sia quella di pensare a dispetti e scherzi malefici da fare ai colleghi. Tra le scene memorabili: la battaglia tra troupe televisive (con cameo di Ben Stiller, Luke Wilson e Tim Robbins) e il litigio autostradale con un improbabile motociclista interpretato da Jack Black.

Melinda e Melinda
È un'altra delle trasformazioni di Will Ferrell: il suo istrionismo è qui messo completamente a disposizione del suo regista, tanto da diventare un clone di Woody Allen, ricordandolo nella mimica e nel modo di porgere le battute.
Le vicende del film ricordano molto alcune di certo teatro pirandelliano. Quattro amici a cena nel più classico ristorante newyorchese si raccontano un aneddoto che diventa un modo per confrontare le differenti valutazioni della vita: comica per uno, drammatica per l'altro. Il buon cast si trova così a interpretare la medesima storia in due situazioni agli antipodi. Il testo, troppo cerebrale per coinvolgere il pubblico, riesce a conquistare solo in virtù della grazia di Radha Mitchell e di Will Ferrell che mette molto del suo in un canovaccio non certo facile da metabolizzare.

Vero come la finzione
È stato accreditato come uno dei migliori film della passata stagione. Il talento di Marc Forster (Neverland e Monster's ball) è confermato in pieno da questa vicenda tragicomica di uno scrittore alle prese con la conclusione del suo ultimo libro che ha richiesto più di dieci anni per giungere a termine. C'è solo un intoppo: non sa come far morire il suo protagonista, Harold Crick. Per un inspiegabile caso, Harold Crick è una persona in carne e ossa ed è a conoscenza della volontà del romanziere. Per di più, non ha alcuna intenzione di andarsene in silenzio e combatterà per la sua esistenza.
È un viaggio esistenziale in bilico tra tragedia e commedia. Il primo ruolo decisamente "serio" di Will Ferrell è un successo clamoroso: la sua interpretazione è intensa il giusto, divertente il giusto, assurda il giusto. Insomma, è tutto perfetto.

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