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My Blueberry Nights: Norah Jones diventa attrice

Una sfida dentro l'altra: per il regista cinese Wong Kar Wai è il primo film in lingua inglese, per Norah Jones è la "prima volta" come attrice.
di Claudia Resta

On the road dell'anima in terra americana

venerdì 25 maggio 2007 - News

La presenza come protagonista della cantante rende ancora più importante il ruolo della colonna sonora nel creare l'atmosfera di questo film, dal sapore sicuramente on the road, che da New York arriva a Las Vegas.
Si tratta, come spesso accade, di un viaggio non solo fisico ma anche mentale, per la giovane Elizabeth, che dopo la dolorosa rottura di una relazione attraversa gli Stati Uniti alla ricerca del vero significato della parola "amore". Si lascia alle spalle un bagaglio di ricordi, un sogno e un nuovo amico ma sulla sua strada incontra strani personaggi: un poliziotto tormentato, sua moglie che lo ha lasciato, una sfortunata giocatrice d'azzardo.

Norah, da quanto volevi recitare?
In verità non avevo pianificato nulla in questo senso. Wong ha bussato alla mia porta senza che me lo aspettassi minimamente e io ho pensato che non ero un'attrice e che avevo un tour a cui pensare... poi il tour è finito e Wong ha avuto la meglio. Come vi siete conosciuti?
Ho visto In the Mood for Love e ho pensato che era il più bel film della mia vita. Così, mi sono detta che magari sarebbe stato interessato alla mia musica per uno dei suoi lavori e l'ho contattato per questo motivo... invece mi ha chiesto se volevo essere la protagonista.

Come ti sei trovata con lui alla regia?
Non avendo altre esperienze, non saprei dire... mi sono divertita molto, ero in quasi tutte le scene e ho avuto l'opportunità di lavorare con grandissimi attori, il che mi ha fatto impazzire di emozioni! Più passavano i giorni e più mi sentivo a mio agio.

Che musiche avete scelto per il film?
Prima di iniziare a girare, ma anche prima che io avessi un'idea precisa della storia, Wong mi ha portato moltissime foto delle location in cui voleva girare e mi ha chiesto di scrivere musica che ricordasse quei posti. La colonna sonora è nata così, da delle impressioni. Come ti vedi sullo schermo?
Vedermi mi mette angoscia: non mi aspettavo di avere un viso così largo, di avere così tante lentiggini... l'idea che hai di te stesso cambia tanto e, sinceramente, in video non mi piaccio. Non penso di fare un altro film a breve, ma se dovesse capitare ci rifletterò su.

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