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Con La città proibita torna unita la coppia d'oro del cinema cinese

"La città proibita", in originale "La maledizione del Fiore Dorato", è il terzo film d'azione del regista Zhang Yimou, già noto per pellicole come "Hero", e "La foresta dei pugnali volanti". Qui incontra Gong Li, la Greta Garbo cinese, per un risultato... imperiale.
di Claudia Resta

Il film

martedì 15 maggio 2007 - News

Il film
Gong Li è stata legata anche sentimentalmente a Zhang Yimou per diversi anni. Nel 1993 con Addio mia concubina ha vinto la palma d'oro a Cannes e nel 2004 è apparsa in Eros, la trilogia diretta da Steven Soderbergh, Michelangelo Antonioni e Wong Kar-Wai. Di recente ha recitato in Memorie di una Geisha, Miami Vice e Hannibal Rising. Ne La città proibita , che si svolge in Cina durante la tarda dinastia Tang, alla vigilia delle festivita` del Chong Yang, dei fiori dorati riempiono il palazzo imperiale. L'imperatore (Chow Yun Fat) ritorna inaspettatamente a casa assieme al suo secondogenito, il principe Jai (Jay Chou). La ragione ufficiale e` quella di celebrare le festivita` con la sua famiglia ma, considerando i rapporti freddi che intercorrono tra lui e la sofferente imperatrice (Gong Li), questa sembra soltanto una scusa. Tra lo sfarzo e l'imponenza delle celebrazioni, vengono a galla terribili segreti...

Zhang, perché il film si svolge in un periodo storico diverso dall'originale?
Il dramma originario, intitolato "Thunderstorm", è ambientato in Cina tra il 1920 e il 1930 ed è tuttora rappresentato in moltissimi teatri. Ho pensato che fosse interessante trasporre i suoi contenuti universali durante la dinastia Tong, prima dell'era moderna, perché i suoi colori si sarebbero contrapposti all'oscuro ritratto che fa dell'uomo.

Come hai scelto gli attori?
Fin dall'inizio era chiaro che i ruoli dell'imperatore e della consorte sarebbero stati di Chow Yun-Fat e Gong Li, che a mio parere e senza dubbio alcuno sono i più grandi attori cinesi contemporanei. Per gli altri la scelta è stata più difficile perché servivano attori di teatro con una buona esperienza.

Le location sono tutte reali?
Gli esterni lo sono tutti. Il palazzo è, in effetti, a Hengdian, nella provincia dello Zhejiang, ed era in costruzione quando ho girato Hero, non so per quale altro film. Gli interni li abbiamo girati in studio a Beijing e per le battaglie campali abbiamo usato anche la computer grafica.

Gong Li, quanto tempo era necessario per prepararsi alle riprese?
Fra trucco, parrucco e costume, circa tre ore in totale. Quando arrivavo ai capelli, di norma ero già terribilmente infuriata. Poi, appena arrivavo sul set, vedevo quei bellissimi colori e mi rilassavo tantissimo!

Sei soddisfatta del risultato?
Il film mi pare ben riuscito, però sono convinta che se la mia parte fosse stata un poco più lunga sarei riuscita a esprimermi meglio. Magari sarebbero potuto bastare anche solo 20 o 30 minuti in più.

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