Qual è il tuo parere su Bob Lee Swagger, e cosa pensi del tuo co-protagonista, Michael Peña, e del suo personaggio?
Mark Wahlberg: Probabilmente è uno degli eroi più duri, modesti e tosti che si sono visti negli ultimi tempi. È un uomo mosso dall'onore e dall'integrità che non accetta nessun tipo di compromesso. Adoro anche il personaggio di Michael. È il tipo di ruolo che avrei voluto interpretare io cinque anni fa, è davvero molto ben scritto. Lui si trova catapultato in questa situazione dove deve interagire con me, viene usato dall'inizio alla fine del film, ma ha delle battute fantastiche. Michael è un attore incredibile. Siamo stati fortunati ad averlo nel cast. Io e lui abbiamo legato subito.

Hai dovuto frequentare una scuola di addestramento per cecchini. Che cosa hai imparato e come è stato lavorare con Antoine Fuqua?
Mark Wahlberg: Sapevo sparare abbastanza bene anche prima, ma non mi ero mai sottoposto a un addestramento così duro, e comunque ora riesco a colpire un bersaglio anche da un chilometro e mezzo. Ho imparato come ucciderti da grandi distanze! (ride, NdR). A parte gli scherzi ho imparato molto, anche come tenere le persone in vita. Antoine è una macchina, non smette mai di lavorare e riesce a spingerti oltre i tuoi limiti. È perfetto per questo genere di film. Stare al suo passo è stata la sfida più difficile. Era letteralmente instancabile durante le riprese.

Shooter è un film d'azione con un finale politico.
Antoine Fuqua: Questa è la ragione per la quale volevo farlo. Perché sembra quasi che quando giri un film d'azione non ci sia la possibilità di approfondire altri aspetti. Nella sceneggiatura non era previsto questo finale, ma sapevo che potevamo spingerci oltre, parlando anche del clima politico di oggi. Ero anche molto interessato al mondo dei condotti petroliferi, perché sono affascinato da compagnie petrolifere come Halliburton e Black Water. Sono curioso su ciò che fanno esattamente e sull'impatto che hanno nel mondo.

Come mai hai scelto Mark Wahlberg come protagonista?
Antoine Fuqua: Mark è veramente un bravo ragazzo e questo è importante. Mi sono trovato a pensare, durante i film precedenti, che è bello lavorare con persone che ti piacciono e che allo stesso tempo sono dei gran lavoratori. Inoltre lui è perfetto per il ruolo, perché è umile. È una persona che si lascia avvicinare e credo che gli eroi di oggi siano persone normali, come il tuo vicino di casa, il tuo migliore amico o il tuo fidanzato. Credo che tra i ragazzi che si trovano in Iraq ci siano degli eroi e Mark li rappresenta perfettamente.