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Mike Leigh

Mike Leigh è un regista, scrittore, sceneggiatore, è nato il 20 febbraio 1943 a Manchester (Gran Bretagna).
Nel 1993 ha ricevuto il premio come miglior regia al Festival di Cannes per il film Naked. Mike Leigh ha oggi 81 anni ed è del segno zodiacale Pesci.

Il cinema degli invisibili

A cura di Nicoletta Dose

Regista britannico. Inserito nel filone del realismo inglese di cui Ken Loach è il massimo rappresentante, Leigh ha costruito una carriera sulla forza e la temerarietà delle persone "invisibili". Ovvero la gente che incontriamo per strada, in bar e al supermercato, ma che raramente diventa protagonista della società. Leigh li trasforma in personaggi del suo cinema, mostrandone pregi e difetti, disgrazie e gioie, senza mai perdere di vista l'onestà del racconto.

Teatro, cinema e tv
Cresciuto in una realtà industriale vicino a Manchester, influenzato dal nonno amante della fotografia, Leigh si trasferisce presto a Londra dove frequenta la Royal Academy of Dramatic Arts e più tardi la London Film School. Qui studia disegno, pittura, scenografia e recitazione, e negli anni Sessanta entra a far parte di diverse compagnie teatrali in qualità di attore. Con Bleak Moments (1971), segna il suo esordio nel mondo del cinema: mostrando le sofferenze e le difficoltà di un gruppo di persone che vivono in un sobborgo londinese, dichiara già la preferenza per la gente comune, e fa una sorta di dichiarazione di poetica. Malgrado gli addetti al settore apprezzino fin da subito le sue qualità (il film vince il Premio della critica a Venezia), il regista si dedica principalmente alla televisione dove fa una gavetta lunghissima, durata fino al 1988. In questo periodo dirige alcuni cortometraggi (The Five Minuts Film, Knock for Knock e The Short & Curlies), film tv (Meantime e Four Days in July, entrambi incentrati sull'underclass inglese) e qualche episodio della serie Second City Firsts e di Play for Today.

Segreti e bugie
Dopo un decennio di ingaggi per la televisione, si impone al cinema con Belle speranze (1988), ritratto di coppie borghesi nell'Inghilterra tatcheriana, e qualche anno dopo con Dolce è la vita (1991). Quest'ultimo film viene paragonato allo stile di Ken Loach per l'interesse a denunciare i drammi delle classi meno agiate ma Leigh è senza dubbio più bizzarro, cerca l'eccentricità nelle persone normali per portarla sul grande schermo. L'amore per ciò che è strano si esprime con genio in Naked (1993), una delle punte più alte toccate dal suo originale modo di fare cinema: il vagabondare di un ragazzo cinico e solitario per le strade desolate di Londra rappresenta una parabola esistenziale contradditoria, bella e anarchica, difficile da assorbire. Premiato a Cannes per la miglior regia e il miglior attore (David Thewlis), tre anni dopo ritorna al prestigioso festival francese con Segreti e bugie (1996) e questa volta si aggiudica la Palma d'Oro. Il film è una lucida riflessione sui rapporti umani, in questo caso di una madre che abbandona la figlia piccola per ritrovarla da adulta e accettarla, non senza difficoltà, nella sua famiglia.

L'eccezionalità di un film storico
L'anno successivo si dedica a Ragazze (1997), film amaro che guarda allo scorrere del tempo. Anche se considerato minore rispetto agli altri film della carriera, la pellicola è comunque un ritratto sincero, mai edulcorato, di un'amicizia tra donne e dell'amarezza nel sentire gli anni che passano. Nel 1999 Topsy-Turvy vince l'Oscar per i migliori costumi e i trucchi, un balzo verso l'America che conferma il talento di Leigh, già apprezzato in Europa. Il film segna anche una svolta stilistica del regista che abbandona temporaneamente l'aspro realismo sociale per dare spazio ad un film storico ambientato nella Londra vittoriana.

Gioie e dolori dell'underclass londinese
Riprende in mano i temi a lui congeniali con Tutto o niente (2002), dove racconta le vicende di tre famiglie che vivono in un palazzone della periferia londinese. Ancora una volta Leigh scrive una storia straziante che accompagna il pubblico in un mondo sgradevole, fatto di povertà e relazioni sbagliate. Affronta poi con la stessa forza narrativa il tema dell'aborto ne Il segreto di Vera Drake (2004), vincitore del Leone d'Oro a Venezia, seguito poi da un cambio di rotta, La felicità porta fortuna - Happy Go Lucky (2008), omaggio alla vita nei suoi aspetti più leggeri, il film più colorato e gioioso della storia cinematografica di Leigh. E non per questo meno veritiero. Ritorna poi sullo stile del passato, più tragicamente introspettivo, con Another Year (2010), storia di un gruppo di diversi ed emarginati, tutti coinvolti nella ricerca di un compagno da amare o tesi al superamento di un lutto traumatico.

Ultimi film

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Drammatico, (Gran Bretagna - 2010), 129 min.
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Commedia, (Gran Bretagna - 1997), 87 min.
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