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James L. Brooks

James L. Brooks è un regista, produttore, scrittore, sceneggiatore, è nato il 9 maggio 1940 a North Bergen, New Jersey (USA).
Nel 1984 ha ricevuto il premio come miglior sceneggiatura al Golden Globes per il film Voglia di tenerezza. James L. Brooks ha oggi 84 anni ed è del segno zodiacale Toro.

Il re delle sitcom americane

A cura di Fabio Secchi Frau

Sceneggiatore, produttore e regista americano, cresciuto a North Bergen, in New Jersey, ha subito sulla sua pelle e nella sua infanzia la frattura della sua famiglia, trovando sollievo dal suo disagio interiore, nella lettura e nella scrittura. Dopo aver lasciato gli studi, lavora presso la CBS come usciere, diventando nientemeno che autore del CBS News. Ma sono gli incontri fortuiti e la sua estrema simpatia a fare il resto nella sua carriera: da David L. Wolper e dai suoi documentari impara l'importanza della verosimiglianza e dello spaccato sociale; dal produttore Allan Burns le meccaniche finanziarie che stanno dietro la produzione di un telefilm; da Grant Tinker la lezione di dare sempre al pubblico ciò che desidera. Plurinominato agli Emmy Award e ai Golden Globe, il suo nome è associato ad alcuni dei telefilm più importanti nella storia della tv americana, costruiti su un caustico senso dell'umorismo: Tony e il professore, Room 222, The Mary Tyler Show (che ebbe il pregio di mettere per la prima volta come protagonista di una sitcom un personaggio femminile), Rhoda, Lou Grant, Taxi e tanti altri ancora. Cinematograficamente, è ricordato come il padre dello strappalacrime Voglia di tenerezza che produce, scrive e dirige, conquistando l'Academy Award, ma anche come il promotore di attori come Jack Nicholson e Albert Brooks. Nel grande, come nel piccolo schermo, Brooks è un maestro nel delineare personaggi ossessivo-compulsivi che si perdono nella loro vita e trovano una nuova ragione per stare al mondo semplicemente amando chi hanno intorno, famiglie distrutte che ricuciono i loro legami, ma soprattutto il narratore catodico dell'alternativa alla vita familiare: quella degli amici o dei colleghi di lavoro. Mai nessuno aveva portato una cosa del genere in televisione. Amatissimo da Tracey Ullman che lo sceglierà come suo produttore, è anche grande amico di Matt Groening, con il quale creerà la serie animata più conosciuta al mondo: I Simpsons!

Da usciere ad autore di programmi tv
James Lawrence Brooks, nasce il 9 marzo 1940 a Brooklyn, New York, ma cresce a North Bergen, nel New Jersey. I suoi genitori, Dorothy e Edward Brooks sono entrambi dei commercianti ebraici (sua madre vendeva abbigliamento per bambini, mentre suo padre furniture metalliche) e hanno già una figlia, Dianne. Sfortunatamente, quando sua madre scoprirà di essere rimasta incinta di lui, verrà abbandonata dal marito che contatterà suo figlio solo quando questi avrà compiuto 12 anni. La donna morirà quando Brooks avrà raggiunto i 22 anni. Lui descriverà quel fatto come il trauma più grande della sua vita, un trauma che non riuscirà mai a superare del tutto, nonostante l'aiuto della sorella maggiore, che lo spingerà a scrivere e a leggere per salvarsi dalle brutture familiari che vivevano in quegli anni. È grazie alla lettura che Brooks affina la sua ironia. Ironia che verrà poi trasportata in tutto quello che scriverà e che invierà ad alcuni giornali con ottime critiche. Curiosamente, non aveva mai pensato di diventare uno scrittore, nonostante i suoi voti in inglese alla Weehawken High School fossero altissimi e nonostante lavorasse attivamente nel giornale della scuola, mezzo che gli permise di intervistare celebrità come Louis Armstrong. Fortemente influenzato da Sid Caesar, Jack Benny, Lenny Bruce, Mike Nichols, Elaine May, Paddy Chayefsky e F. Scott Fitzgerald, si iscrive alla New York University, ma, quando capisce che questa non riesce a dargli quello che cerca, la lascia. Grazie a Dianne, trova un lavoro come usciere alla sede della CBS di New York City. Fa quella professione per ben due anni e mezzo, poi le ultime due settimane si propone come autore del CBS News. Una scelta felice perché viene immediatamente assunto. Dopo qualche anno, si impone come uno dei più dotati autori di servizi giornalistici (il più famoso fu quello dell'assassinio del Presidente Kennedy), entrando di fatto a far parte dell'associazione Writers Guild of America. Trasferitosi a Los Angeles, dal 1965, diventa sceneggiatore dei documentari di David L. Wolper, collaborando anche con il National Geographic. Fu tentando da entrare in un altro network come giornalista, ma incontrò sul suo cammino il produttore Allan Burns che, durante una festa, gli chiese di provare invece la strada dello sceneggiatore di programmi tv.

Il mondo delle sitcom e la sua rivoluzione
Brooks si fa convincere e già nel 1965, firma due episodi dello show "Men in Crisis" (1965) e tre puntate di "Time-Life Specials - The March of Time" (1965-1966) di William Friedkin. Burns è colpito dalla scrittura del giovane, ma decide di sfruttarlo nel campo delle sitcom. Arrivano: Mamma a quattro ruote (1966) con Ann Sothern; That Girl (1966-1967); Una famiglia si fa per dire (1967); The Doris Day Show (1968) con Doris Day; Mayberry R.F.D. (1968); Good Morning, World (1968) con Goldie Hawn; Io e i miei figli (1968) con Fred MacMurray; The Andy Griffith Show (1968) con Andy Griffith e Ron Howard; Tony e il professore (1969)... Ma comincia a stufarsi delle solite situazioni comiche ambientate all'interno di un nucleo familiare. Capisce che c'è bisogno di una scossa di qualcosa che cambi la routine dei telefilm e tenendo bene a mente le lezioni di Gene Reyndols, il primo che gli insegnerà a essere sensibile ai cambiamenti della società statunitense e l'importanza di riproporre la realtà e i suoi spaccati sociali, compie la rivoluzione. Esce da casa e racconta ciò che c'è al di fuori della famiglia. Arrivano sitcom ambientate nelle scuole, fra amici o nei luoghi di lavoro: Room 222 (1969-1974); Paul Sand in Friends and Lovers (1974-1975) con Penny Marshall; Phyllis (1975) con Cloris Leachman; il pluripremiato agli Emmy Taxi (1978-1983) con Danny DeVito. Insomma, è grazie a Brooks e al suo lavoro se la televisione americana ha potuto permettersi di avere poi telefilm come Friends, Ally McBeal e Seinfeld!. Firma anche film tv: October Madness - The World Series (1965) di Alan Landsburg; Going Places (1973) con Jill Clayburgh; Thursday's Game (1974) di Robert Moore con Gene Wilder, Bob Newhart, Ellen Burstyn, Cloris Leachman, Valerie Harper e Rob Reiner; Cindy (1978) di William A. Graham.

Il successo del Mary Tyler Moore Show
Ma la fortuna più grande sarà quella di diventare autore del famosissimo Mary Tyler Moore Show (1970-1977) con Mary Tyler Moore, Gavin MacLeod, Edward Asner e Valerie Harper, che gli permetterà di vincere un numero impressionante di Emmy Award sia come produttore che come sceneggiatore. Lavorando gomito a gomito con Allan Burns, Ed. Weinberger, Stan Daniels, David Lloyd, Bob Ellison, James L. Brooks diventa uno degli assi della manica della televisione americana. E il successo di questo telefilm lo spinge a mettere in cantiere anche due spin-off: Rhoda (1974-1975) con Valerie Harper (anch'esso candidato agli Emmy) e Lou Grant (1977-1982). Il serial lo farà diventare così ricco da poter finalmente aprire una casa di produzione propria: la John Charles Walters Company.

Dal successo del "Tracey Ullman Show" ai Simpson
Un altro colpo che centra il segno è nell'incontro con Matt Groening. Groening, assunto da James L. Brooks e dagli altri produttori per creare dei cartoni animati brevissimi all'interno del celebre "The Tracey Ullman Show", rimane colpito dall'ironia di Brooks che giudicherà sulla sua stessa lunghezza d'onda. Fu proprio grazie a questa unione che nacquero I Simpson (1989-2011), il fenomeno catodico e culturale che ha investito il mondo intero. Quando il "The Tracey Ullman Show" chiuderà, sarà Brooks a produrre altre puntate del cartone animato sulla "famiglia gialla" con la sua casa di produzione Gracie Films, ottenendo altri Emmy Awards. Ancora oggi, Brooks è uno dei nome dietro il successo della serie animata e persino dietro il suo primo film I Simpson - Il film (2007) di David Silverman.

Il debutto cinematografico
I primi contatti del cinema sono nel 1979, quando scrive e produce il film di Alan J. Pakula E ora punto e a capo con Burt Reynolds, Jill Clayburgh, Candice Bergen, Charles Durning e Mary Kay Place. Sporadicamente ha anche lavorato come attore, ma solo per film diretti da Albert Brooks.

I tre Oscar di Voglia di tenerezza
Solo nel 1983, prova a mettersi in gioco anche come regista. Dopo aver letto il romanzo "Voglia di tenerezza" di Larry McMurtry, decide di adattarlo al grande schermo. Voglia di tenerezza si impone al pubblico come una commedia melodrammatica ben scritta, sostenuta soprattutto dalla buona recitazione di Shirley MacLaine, Debra Winger e Jack Nicholson e vincitrice dell'Oscar come miglior film. Brooks dal canto suo ottiene l'ambita statuetta del miglior regista (battendo nientemeno che Ingmar Bergman) e della migliore sceneggiatura non originale (che otterrà anche un Golden Globe).

Dentro la notizia
Nel 1987, si rimette al lavoro e scrive Dentro la notizia (1987) apposta per Debra Winger, che però sarà costretta a non partecipare alla pellicola perché incinta. Dopo varie audizioni (Sigourney Weaver, Judy Davis, Elizabeth McGovern, Christine Lahti, Elizabeth Perkins) sceglierà Holly Hunter come protagonista femminile, mentre vorrà William Hurt come protagonista maschile. Un buon film, forse anche migliore di Voglia di tenerezza, ma che non ha la stessa spinta emotiva che gli permetterà di arrivare a un altro Oscar per il miglior film e la migliore sceneggiatura, per il quale è candidato.

Una figlia in carriera
Dopo un lungo periodo di assenza dal grande schermo, nel 1994, dirige il non buonissimo Una figlia in carriera con Nick Nolte, storia di un caratterista che non riesce ad avere successo e punta tutto sulla piccolissima figlia. Sfruttando questo tema, Brooks mette alla berlina usi e costumi di Hollywood, le sue ipocrisie e la sua arte del compromesso e fra arrivisti e nevrotici, cerca di impartire una lezione sui veri valori di vita alla Frank Capra. Ma non convince del tutto. Per la verità, voleva farne un musical, ma quando lo vide montato optò per farne un comunissimo film, tagliando tutti i numeri cantati e ballati.

Il grande ritorno con Qualcosa è cambiato
Riuscirà a splendere di nuovo solo nel 1997, quando dirigerà ancora una volta Jack Nicholson nella commedia sentimentale Qualcosa è cambiato. La storia del cinico scrittore di romanzi d'amore che diventa buono e fa del bene ai propri dirimpettai, è piacevole sia all'occhio della critica che sorride all'umorismo dei dialoghi, sia a quello del pubblico che applaude all'equilibrio fra sentimenti e dramma. Peccato che anche questa volta non riesca ad arrivare all'Oscar e al Golden Globe per il miglior film e sceneggiatura, rimanendo semplicemente nominato.

Il flop Spanglish
Bruttissima discesa quando firma Spanglish - Quando in famiglia sono in troppi a parlare (2004), pessima commedia romantica con Paz Vega che ancora brucia a Brooks per la disarticolazione e per le troppe gag rubate al mondo della sitcom. La critica lo stronca. Nonostante lo indichi come una vecchia volpe del cinema, lo danno per smarrito, quasi incapace a destreggiarsi con una storia che sembra voler cavalcare a ogni costo l'attualità, ma rimane inesistente, irritante nella persistenza dei suoi luoghi comuni. Tenterà di rifarsi con Come lo sai (2010), portando ancora una volta come protagonista Jack Nicholson.

La carriera di produttore
Proprietario della Gracie Films, James L. Brooks ha finanziato numerosi film tv (Class of '55 del 1972 di David Seltzer con Alan Alda), telefilm (I novellini del 1979 con Martin Short; Phenom del 1993-1994), programmi tv ("The Tracey Ullman Show" dal 1987 al 1990 con Tracey Ullman) e film (Big con Tom Hanks; Non per soldi... ma per amore; La guerra dei Roses con Michael Douglas, Kathleen Turner e Danny DeVito; Un colpo da dilettanti; il candidato all'Oscar come miglior film Jerry Maguire con Tom Cruise; Gli uomini della mia vita).

Vita privata
È stato sposato con Marianne Catherine Morrissey, ma la loro unione è finita con un divorzio e con la nascita dell'attrice Amy Brooks. In seconde nozze, si è poi unito in matrimonio con la produttrice e sceneggiatrice Holly Holmberg, dalla quale ha avuto altri tre figli.

Ultimi film

Commedia, (USA - 2010), 113 min.
Commedia, (USA - 1997), 138 min.
Commedia, (USA - 1994), 110 min.
Commedia, (USA - 1987), 120 min.
Drammatico, (USA - 1983), 132 min.
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