Attore e regista francese. Mimo e interprete di cabaret, specializzatosi nel genere buffo e umoristico, fu attore e talvolta regista di prosa dotato di senso di misura e di ritmo. Affrontò testi di Molnár, Prévert, Queneau, Desnos, Anouilh, Pagnol e soprattutto di Salacrou. Sempre più assorbito dal cinema, continuò a recitare in teatro anche negli anni Sessanta. Sullo schermo dal 1949, fine interprete di secondo piano, ha affermato come regista (dal 1951) una commedia di tipo artigianale, con idee parodistiche prive di volgarità. Rinnovò il primo meritato successo avuto con La guerra dei bottoni (1962), film per ragazzi che gli fece ottenere il premio Jean Vigo, con Alto, biondo e... con una scarpa nera (1972), L'idolo della città (1973), Il grande biondo (1974), Andremo tutti in paradiso (1978), Garçon! (1983). Nel 1975 iniziò una prolifica collaborazione con Jean Rochefort ( Certi piccolissimi peccati, 1975). Nel 1990 due suoi film, La gloria di mio padre e Il castello di mia madre ottengono un discreto successo. In seguito realizza i meno fortunati Il ballo dei rompiscatole (1992), sempre con Rochefort, e Montparnasse-Pondichéry (1994).