Lavorò nel cinema con continuità, per lo più come apprezzato autore di cortometraggi documentaristici di buona qualità. Ha lavorato solo raramente nel settore dei lungometraggi a soggetto. Il primo suo lavoro fu Ho ritrovato mio figlio del 1954; ma la sua più interessante esperienza in questo campo è rappresentata da L'antimiracolo (1963, edito nel 1965), un film molto particolare, realizzato con attori occasionali che ricostruivano avvenimenti strani ed inconsueti, talora grotteschi e incredibili, ma reali, avvenuti in Italia. Il film, non privo di interesse, non ebbe grande fortuna. Del 1969 è La scoperta.