Patriottismo, ma anche orrore e remake. Si potrebbe riassumere così la carriera di John Moore, balzato a Hollywood in seguito a una pellicola bellica sulla marina americana dal sapore antico. Un film un po' scontato, ma dal ritmo frenetico e dalla filosofia manichea, ma che riprendeva quello sventolio di bandiere stelle e strisce alle spalle di eroi come John Wayne. Con una gavetta pubblicitaria alle spalle, porta il montaggio veloce, effetti speciali, continui stacchi, sensazionalismo, inquadrature con steadycam, filtri e jump cut in tutte le sue pellicole che però hanno il difetto di sembrare degli enormi videogame.

Esperienza in pubblicità
Nato e cresciuto in Irlanda, comincia a interessarsi alla fotografia all'età di 10 anni. Nell'adolescenza, riesce persino a trovare qualche lavoretto come operatore televisivo, ma poi si sposta a operatore cinematografico quando Neil Jordan lo assume per riprendere la pellicola Un amore forse due (1991) con Beverly D'Angelo. Fino a quel momento, l'unica esperienza di regia era stata quella del cortometraggio Jack's Bicycle (1990), seguita 5 anni più tardi da un altro corto He Shoots, He Score (1995). Regista di numerosi spot pubblicitari dallo stile innovativo e stracolmi di effetti speciali, lavora anche come sceneggiatore per Naoise Barry nella pellicola Pips (1996), vincendo nel 1999 un MTV Music Video Award per la regia di uno spot della Sega che lo ha fatto conoscere ai dirigenti della 20Th Century Fox che lo hanno voluto subito nelle loro scuderie. Ma lo stesso Moore è un produttore, infatti con l'amico Damien O'Donnell è a capo della Clingfilms con la quale ha prodotto piccoli gioiellini come East is East (1999).

I film
Il primo film girato è Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche (2001) con Gene Hackman, Owen Wilson e Joaquin De Almeida che riscosse un modesto successo al botteghino. Nel 2004, gli venne poi affidato la regia dell'omonimo remake de Il volo della fenice (2004), che era stato diretto da Robert Aldrich nel 1965. Sposato con la truccatrice Fiona Connen, che ha conosciuto sul set di un altro remake di cui ha curato la regia The Omen - Il Presagio (2006) e che gli ha dato un figlio, Joseph Moore, scrive lo script di X-Men - Conflitto finale che offrirà a Brett Ratner, ma dirige nel 2008 Max Payne, tratto dall'omonimo videogame. Il suo grande ritorno avviene con il ritorno di John McClane (aka Bruce Willis) in Die Hard - Un buon giorno per morire (2013).