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Jack Arnold

Jack Arnold è un attore statunitense, regista, è nato il 14 ottobre 1916 a New Haven, Connecticut (USA) ed è morto il 17 marzo 1992 all'età di 75 anni a Woodland Hills, California (USA).

Il regista della Laguna Nera

A cura di Fabio Secchi Frau

Ingombrante la sua eredità nel cinema horror, ma non certo negativa. Jack Arnold è il cantore delle belle e delle bestie, delle conquiste aliene e dell'uomo che si sente ogni giorno più impotente. Nel suo cinema abbiamo riscoperto ed esorcizzato noi stessi, le nostre paure ancestrali, i nostri pensieri proibiti e le nostre vergogne. Era un cinema di serie B il suo, generato per i drive-in, odiato e schernito dalla critica, ma fatalmente condannato a diventare una leggenda con l'arrivo degli anni Ottanta. Oggi, infatti, è considerato un Maestro del Terrore. Dopo il suo Il mostro della Laguna Nera, fare un tuffo in acqua non è stato più lo stesso...
Terminati gli studi universitari, intraprende inizialmente una carriera di attore, trovando la sua dimensione in teatro e poi solo successivamente nel cinema, dove si appassiona alla regia documentaristica che gli farà sbancare il lunario. Nel 1950, una di queste opere (With These Hands) viene addirittura nominata all'Oscar!
Il primo lungometraggio a soggetto, lo firma nel 1953: Girls in the Night. Poi si appassiona al genere fantastico firmando la pellicola di fantascienza Destinazione... Terra! (1953), trasposizione di un romanzo del mitico Ray Bradbury, dove però gli alieni non sono dei conquistatori violenti, ma dei mostruosi e pacifici esseri che prendono le sembianze umane per poter effettuare le necessarie riparazioni alla loro astronave precipitata nel deserto dell'Arizona. I veri mostri, nella pellicola, sono gli umani che si dimostrano biechi e ostili ed è la prima grande novità del suo cinema.
Lo stesso anno, dirigerà Edward G. Robinson nel drammatico Delitto alla televisione, sentendo la forte esigenza di volersi cimentare anche con altri generi canonici di Hollywood. Ma anche se supportato dalla Universal e con le sue ottime capacità artigianali, il film non è un granché, così ritorna alle sue creature mostruose, riprendendo il mito della bella e la bestia e il capolavoro King Kong per firmare un film che è considerato il prototipo dell'horror moderno: Il mostro della Laguna Nera (1954), con Julie Adams, e il suo seguito La vendetta del mostro (1955) con Lori Nelson e Clint Eastwood. Più che un horror è la storia di un amore impossibile: quella fra una creatura marina preistorica e una bella studiosa che verrà rapita dall'Uomo Pesce. Il pubblico americano accolse con entusiasmo i due film, i drive-in erano strapieni e venne lanciata la moda degli immancabili costumi da bagno femminili anni Cinquanta. Dato il successo, Arnold ci riprova con Tarantola (1955), sempre con Eastwood, storia di un ragno gigante (frutto di un esperimento andato storto) che scorrazza per l'Arizona e, nel frattempo, perde la testa per la bella "pneumatica" di turno, Mara Corday.
Diventa il re della suspense e dell'ambiguità, della realtà paurosa e delle proiezioni dell'inconscio, e firma forse uno dei suoi film più belli Radiazioni BX - Distruzione uomo (1957), liberamente tratto da un romanzo di Matheson, dove un uomo viene miniaturizzato con tutte le conseguenze immaginabili. Orson Welles sarà poi il protagonista dell'avventuroso La tragedia del Rio Grande (1957), mentre dirigerà Lana Turner nella commedia La signora prende il volo (1958), con un cambio di genere che è piaciuto meno ai teen-ager dell'epoca, ma che lo ha salvato da una ripetitività crescente, anche se non abbandona del tutto la fantascienza, dato che la inserisce, quasi come un eco, ne Il ruggito del topo (1959) con Peter Sellers.
Negli anni Sessanta, dirige ancora la Turner ne Uno scapolo in Paradiso (1961), poi passa al piccolo schermo dirigendo telefilm come: Perry Mason e L'isola di Gilligan. Torna al grande schermo con L'incredibile casa in fondo al mare (1969) con Janet Leigh, poi si butta al tubo catodico firmando alcuni episodi de Il virginiano (1970), Uno sceriffo a New York (1972), Due onesti fuorilegge (1971-1972), Wonder Woman (1976), il giallo Ellery Queen (1975-1976), il fantascientifico La donna bionica (1978) e Professione pericolo (1981). Prima di morire, però, dirige la sua opera peggiore: il biografico Marilyn - Una vita, una storia (1980).
Amato e stimato da Tim Burton e John Landis, saranno questi ultimi a spronarlo a ritornare dietro la macchina da presa per dirigere il remake de Il mostro della Laguna Nera. Non accetterà mai, ma si presterà di buon grado come attore per Tutto in una notte (1985) di Landis. Poi morirà lasciando quello stile strabordante ed eccessivo ai posteri che troveranno delle sue pellicole, fra scene horror e di suspense, provocazioni e revisioni sulla teoria del diverso.

Ultimi film

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Commedia, (USA - 1964), 84 min.
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