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Florence Vidor

Florence Vidor (Florence Cobb) è un'attrice statunitense, è nata il 23 luglio 1895 a Houston, Texas (USA) ed è morta il 3 novembre 1977 all'età di 82 anni a Pacific Palisades, California (USA).

Una giovinezza nel Texas, senza grandi scossoni, a parte il divorzio dei genitori e le nuove nozze della madre, con la quale Florence visse fino ai vent'anni, quando conobbe un giovanotto patito di cinema, che era riuscito a vendere due cortometraggi comici e con il ricavato aveva comperato una T-Ford di seconda mano. Questi le chiese di sposarlo e Flo non seppe resistere all'irruenza del suo coetaneo che aveva un nome che presto sarebbe diventato famoso, King Vidor.
Con la T-Ford, i novelli sposi arrivarono a Hollywood, dove King, che aveva una volta aiutato Corinne Griffith ad entrare alla Vitagraph tramite una raccomandazione, ebbe immediatamente restituita la cortesia: Corinne fece entrare King e Flo alla Vitagraph, lui come soggettista, lei come attrice: «Sei troppo bella per non tentare» - le aveva detto Corinne. E Flo accettò il consiglio. Ha così inizio, come per caso, la carriera di un'attrice che probabilmente non avrebbe mai vinto l'Oscar per una interpretazione da magistero, ma che sicuramente non avrebbe lasciato indifferente il pubblico che voleva vedere sullo schermo donne belle e aggraziate. Bella e aggraziata sono gli aggettivi che qualificano con la migliore precisione la figura di Florence Vidor, ben presto impegnata in una vera e propria maratona filmica. Dopo qualche breve parte agli esordi, Flo si era resa conto che ben altre erano le vie che l'avrebbero portata al successo: si liberò del contratto con la Vitagraph, diventando freelance. Alla Fox apparve in A Tale of Two Cities (1917), alla Paramount interpretò diversi film con l'attore giapponese Sessue Hayakawa, dal quale apprese - e lo ammise più volte - i segreti di una recitazione sottile e concentrata. Nel 1918, Cecil B. DeMille la volle in un paio di film, un'esperienza che l'attrice non ricordava con simpatia perché il regista - a suo dire - l'aveva volutamente ridicolizzata in ruoli grotteschi.
Subito dopo, diretta dal marito che aveva fondato una sua casa di produzione, la Brentwood, Florence apparve in The Other Half (1919) dove abbandona un fidanzato che pensa più ai soldi che a lei, Poor Relations (1919), una vicenda agreste e The Family Honor (1920), dove ha un fratello scapestrato da rimettere sulla retta via; filmetti dove si incomincia a intravvedere il genio di Vidor, ma dove Florence è soltanto un delicato ornamento. Sarà Thomas Ince a dare alla sua carriera uno slancio con film come Beau Revel (1921), Hail the Woman (1922) e qualche altro, opere intrise di suggestioni romantiche, nelle quali Florence poteva esprimere accenni di soave malinconia o di gioiosa letizia.
Gli anni Venti furono i suoi migliori: apparve in altri film del marito, fu in The Marriage Circle di Lubitsch (1923), in Husbands and Lovers (1925) di John Stahl, in diversi film di Mal St. Clair, Are Parents People? (1925), The Trouble with Wives (1925), The Grand Duchess and the Waiter (1926), The Popular Sin (1927) ed ebbe eleganti partners come Clive Brook, Adolphe Menjou, Lewis Stone. Vidor s'innamorò di un'altra attrice, Eleanor Boardman, e la lasciò; Florence trovò un nuovo compagno nel regista Fitzmaurice, poi, nel 1928 sposò il violinista Jascha Heifetz e stavolta l'addio al cinema si rese definitivo.

Da Le dive del silenzio, Le Mani, Genova, 2001.

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Commedia, (USA - 1924), 77 min.
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